KYASHAN
IL RAGAZZO
ANDROIDE
(
Shinzo ningen kyashan )
( L’uomo dal
nuovo corpo, il cacciatore di robot, Tatsunoko 1973 )

Non fornirò in
questa sede dettagli quali anno di produzione, etc: tali
dettagli si trovano replicati in più luoghi, su internet
perlopiù ma anche altrove.
Vorrei in questa
sede condividere alcune osservazioni che da tempo mi fluttuano
nella mente.
Questa serie
presenta molti "dettagli" e molti aspetti singolari, che ne
fanno un campione praticamente unico e mai ripetuto in quella
parte del vasto ed ampio spettro rappresentato dalle serie di
cartoni animati giapponesi diffuse in Italia.
Lo scienziato
Azuma, genio della robotica residente in un castello in stile
gotico, costruisce 4 androidi umanoidi: Briking, Sagure,
Akubon, Barashin. Briking, il più sofisticato, dovrà guidarli
nella loro missione di decontaminare la terra inquinata,
costruendo un esercito di robot destinati alla sua direzione.
Durante una tempesta, un fulmine attiva Briking facendolo
impazzire.
L’androide
si ribella concependo l’audace sogno di sottomettere l’uomo
fabbricando un esercito di robot guerrieri ed assassini.
Briking bracca Azuma, che prima di cadere nelle sue mani ed
essere costretto a progettare nuovi robot guerrieri, cede alle
pressioni del figlio Tetsuya. Il ragazzo diviene Kyashan, un
super androide destinato a battersi per l’umanità. Sua madre
subirà lo stesso processo integrandosi nel cigno robot
preferito di Briking, onde poter informare Kyashan delle mosse
del nemico. Tale processo, non reversibile per Kyashan, lo è
invece per sua madre ( è un aspetto confuso della trama ). Lo
aiuta il cane robot Flender, il suo vecchio cane ucciso dai
robot, che ha il potere di sputare fiamme e di traformarsi in
una serie di veicoli ( stile Polimar: un aliscafo, una
trivella corazzata, un jet, etc ). Kyashan viene affiancato
nella lotta da Luna, fig
lia
di uno scienziato ucciso dai robot, fidanzata di Tetsuya. Luna
possiede una pistola a campi magnetici in grado di annientare
ogni androide/robot, ma non sarà mai chiaro se possa avere
effetto su Kyashan. Kyashan si batte per il mondo contro I
robot. Incontra vari personaggi e subisce anche lo sberleffo
ed il ripudio, una volta che gli uomini si accorgono della sua
vera natura. I nemici capiscono che egli è un androide solo
molto tardi, e grazie ad una soffiata. La battaglia finale
sopravviene una volta che egli può liberare suo padre Azuma.
Egli infatti ha ideato un sistema per riflettere contro I
robot/androidi le mortali radiazioni magnetiche della cometa
di Halley in transito, mediante un satellite e delle
apparecchiature irradianti. I robot verrano tutti distrutti.
Rimane un mistero come le "forze difesa terra", che realizzano
in breve tempo molte copie della macchina irradiante di Azuma,
installandole ai quattro lati del mondo, non abbiano mai messo
in produzione la pistola magnetica di Luna, che certo avrebbe
risparmiato molte vite. Lo scenario finale presenta
l’avverarsi del sogno di Azuma. Morto Briking, distrutto da
Kyashan, nuovi androidi servizievoli guidano squadre di robot
fedeli all’uomo per ricostruire le città distrutte, mentre
rimane un mistero se Kyashan potrà mai tornare Tetsuya.
Ecco gli aspetti
che fanno di questa serie un prodotto atipico:
L’assoluta mancanza di personaggi macchietta
Non vi è
alcuna presenza dei vari Rigel ( serie: Goldrake ); Boss +
Nuke + Mucia ( serie Mazinga Z & Grande Mazinga ); Jiro ed il
maiale Jimmy ( serie Daltanious ); Don&Pancho ( serie: Jeeg
Robot ); etc, insomma mi avete capito. Non vi sono "momenti
macchietta" in alcun modo. Tutti ricordiamo come anche il
momento più estremo e drammatico fosse intermezzato dalla
scemenza dei vari Rigel&co. L’uso delle "macchiette" e/o dei
"momenti umoristici" ( a prescindere dalla vasta progenie del
grande Go Nagai e dei suoi vari collaboratori passati ad altre
scuderie ) è un luogo comune dell’animazione giapponese. In
Kyashan ciò non si trova del tutto, eccettuati pochi secondi
ambigui di cui è protagonista l’androide panciuto Barashin (
Egli perde una gamba in combattimento, ed un robot subalterno
riappare con fare goffo sventolando un fazzoletto, per
recuperarla; un’altra volta egli perde la metà inferiore del
suo corpo, ed urla sguaiatamente ai subalterni di correre a
recuperarla. Ecco tutto ).
La
trama e lo spessore dei personaggi appare molto più delineato
Siamo quasi
in presenza di un "telefilm", più che di un cartone animato
"classico". Tutti conosciamo alcuni dei luoghi comuni del
"sentimento a cartoni animati". Tutti ricordiamo lo "ooooh
Actarus " smancioso di Venusia ripetuto ad ogni piè sospinto.
I due protagonisti ( Kyashan a la compagna d’infanzia Luna )
provano un forte affetto reciproco che li porta più volte a
rischiare la vita l’uno per l’altra, ma senza riflettori
puntati e stereotipi che s’incontrano in molte altre serie.
Forse perchè quì l’elemento psicologico è più parte del filo
trama, mentre in altre serie non è che un accessorio, una
"diversione" tra una battaglia e l’altra.
Queste considerazioni valgono anche per concetti come " il
tradimento ", "l’amicizia", etc. Le serie tradizionali
"liquidano" I casi di "tradimento" con lo stratagemma del
condizionamento cerebrale o del malinteso causati dal malvagio
nemico. Il tutto si conclude col traditore "ravveduto" ( in
tutto od in parte ) che viene ucciso/si uccide/ si fa uccidere
in una sorta di espiazione. In Kyashan conosciamo traditori
per denaro, per frode, etc, ma il loro profilo appare
nettamente più cesellato. E’ una serie unica in questo.
Prendiamo l’altra serie ( per molti versi un mezzo clone in
disegno ) della casa Tatsunoko: Hurrikane Polimar. Essa
presenta "le stesse facce" ( Takeshi/Polimar non è che una
copia di Tetsuya/Kyashan; Teeru non è che Luna senza elmetto e
con capelli ricci&pantaloni al posto di una specie di
sottoveste minigonna; noterete che l’elmetto di Luna è una
versione senza mentoniera dell’elmetto Polimar ). In "Polimar"
la trama è molto convenzionale. L’eroe si scontra con varie
"banda dei questo" e "banda dei quello" mentre cela a fatica
la sua identità di eroe sotto spoglie fin troppo goffe.
L’influenza delle serie a fumetti americane è grande:
ricorderete senz’altro la serie Batman anni 60 ove l’eroe usa
solo I cazzotti e gli energumeni vestono tutti a tono col loro
caporione… ecco I nemici di Polimar. Anche là Teeru non fa che
sospirare smanciosamente Polimar ignorando Takeshi ( un altro
lascito del fumetto americano…vi ricordate Peter Parker e
Clark Kent alias Spider Man & Superman? ). In Kyashan non v’è
posto per le smancerie e non v’è traccia di visibili eredità
"fumettistiche". Il passaggio " Non voglio che tu rischi la
vita ", " Mi hai salvato ma non farlo più ", " Forse puoi
aiutarmi " " Adesso siamo compagni di lotta e puoi rischiare
anche tu " è molto articolato e si sfaccetta in modo
controverso attraverso buona parte della serie. Tutti noi
sappiamo come tale passaggio sia perlopiù stereotipo nelle
altre serie. Kyashan viene regolarmente offeso e ripudiato
dagli uomini durante la seconda parte della serie, una volta
scoperta la sua natura di androide. Degli uomini cercano anche
di venderlo, e/o assassinarlo. Nelle altre serie il passaggio
del "sospetto" e/o "ripudio" è breve, fulmineo ( coll’eccezione
della serie Daltanious, ove Kento viene sbeffeggiato
fintantochè dura la menzogna diffusa da Kloppen e
dall’invasore secondo cui suo padre Harlin sarebbe solo un
clone, cosa che era vera per Kloppen al contrario ). L’eroe
non è 100% beneamato… lo si scaccia, lo si offende e lo si
tradisce col proposito di farlo.
Si
combatte nel mondo reale
La serie
termina con la disfatta dei nemici durante un passaggio della
cometa di Halley, che può essere identificato con quello della
metà degli anni 80.
La trama
prende spunto dalla storia "vera"
Non è infatti
la serie Jet Robot a proporre originalmente personaggi malvagi
ricavati dall’immaginario nazista ( "Heil demon Brai " +
Maresciallo Hidler con pettinatura leccata e baffetti ). In
Jet Robot tali "riminiscenze naziste" suonano perlopiù come
burle, al pari del "generale insetto" e "generale pesce" della
serie Grande Mazinga, etc. In Kyashan, invece, il capo dei
robot Briking non è che un colosso che unisce la "corporatura
alla Mussolini" ai tratti caratteriali di Hitler ( l’amore per
la pittura, per gli animali, etc ). In più I suoi tre generali
ro
bot
sono le copie dei veri gerarchi nazisti Goebbels ( Akubon, lo
smilzo robot scienziato ), Himmler ( Sagure, il robot nanetto
capo delle spie ), Goerig (?) ( Barashin, l’androide pancione
comandante d’armata ). L’ambientazione è in perfetto "stile
anni 40" ( I corazzati della "difesa terra" che affrontano
Briking per primi hanno gomme al posto dei cingoli e
somigliano ai mezzi reali in uso da Francia e Polonia negli
anni 30-40. Le case, le città sono in perfetto stile anni
30-40. Le allusioni alla storia reale continuano durante tutta
la serie individuando casi di traditori da ambo le parti; di
montagne da valicare e città da distruggere, in una cornice di
popolazioni asservite nelle fabbriche etc. L’emblema dei robot
impazziti e ribelli non è che una svastika sincopata. Per
evitare di battere un ferro troppo caldo, gli Autori hanno
dato nomi effimeri e fittizi agli scenari. Vediamo la "città
di Bobbolo", la "Nazione Centrale", etc. Ma la storia non
finisce là. In un episodio Kyashan incontra uno spietato
dittatore che veste in "stile Mao" e nel cui paese
"l’impiccagione è comminata anche per reati comuni "…
l’allusione alla Cina è evidente. Inoltre, le "bombe aeree "
utilizzate dall’invasore sono chiaramente ispirate alle bombe
naziste serie V. L’unico paese "vero" che viene nominato è la
Grecia.
E’ altresì
assente l’ossessione Giapponese.
Niente monte
Fuji e/o Asama a ripetizione; niente nomi di oscure isolette
nipponiche. Il Giappone non è l’ombelico del mondo, e l’eroe
si sposta da un Paese all’altro. "L’umanità da salvare" è
intesa in senso lato, ed il Giappone non occupa nessun posto
preminente.
Si muore
davvero…
In questa
serie si muore davvero… si muore più che in altre serie.
Muoiono vecchi, bambini, donne, animali. Perfino I lontani
amici d’infanzia asserviti dal nemico non la scampano. Il
nemico usa la tortura ed il massacro a più non posso. In
Kyashan lo schianto terribile si conclude colla morte del
personaggio coinvolto, e non semplicemente col rigo di sangue
sulle tempie, quattro bende etc che nelle altre serie è
l’intermezzo marcante il ritorno all’azione di un personaggio
ferito.
L’use di "templates"
è molto modesto
Tutti
ricordiamo le seguenze inserite più volte a ripetizione in
tutte le serie. Di solito si tratta di trasformazioni, accesso
a gallerie segrete, mosse di combattimento, etc. In Kyashan
ciò è poco presente. Anche le scene di "trasformazione in
veicolo " del cane robot Flender ( altro lascito che sarà
ripreso da Polimar ) sono perlopiù condotte su di un fondale a
caleidoscopio, che annulla l’impatto coll’ambientazione
precedente e rende la seguenza meno ripetitiva. Sono quasi
assenti anche altri stereotipi-templates giapponsi, quali –che
so- il personaggio che corre in lacrime colle bende sporche di
sangue; il sole al tramonto, etc. Tali stereotipi si
condensano nei secondi finali di ogni puntata, quando Kyashan
scompare ed un "narratore" espunge la "morale" della puntata.
Proprio di morale si tratta, giacchè non è il solito monotono
inno "alla nostra verde terra".
L’eroe non
salva la terra
Alla
"battaglia finale" ove Kyashan in persona affronta e distrugge
Briking, si arriva solo dopo che il padre di Kyashan, liberato
dalla prigionia, escogita ed attua un piano per riflettere sui
robot le radiazioni della cometa di Halley, annientandoli. E’
esplicita la menzione del fallimento virtuale dell’impresa di
Kyashan, che ha girato il mondo e si è battuto, ma che non
potrà mai distruggere tutti I robot fabbricati in serie, e
così liberare gli uomini dalla tirannide.
Solo una trovata esterna e fortuita permette di sgominare
l’invasore. Spesso Kyashan corre in soccorso di città invase,
ma giunge visibilmente troppo tardi ( per sua stessa
ammissione ), e non ingaggia che futili baruffe tra le macerie
od in città occupate dalle forze nemiche, quando queste
cercano di ucciderlo. Le volte in cui l’eroe mette in fuga il
nemico allontanandolo per sempre da una città sono rare, e
perlopiù facilitate da circostanze esterne ( una ribellione
dei cittadini; una bomba od arma poderosa già sul posto, come
in un episodio dove un cucciolo di cane annienta l’esercito
robot, rivelandosi come il ricettacolo di una potente dinamite
messa a punto da uno scienziato locale ucciso dagli stessi
robot; l’intervento di mezzi pesanti telecomandati da circuiti
robot che gli androidi invasori ignoravano essere stati
contaminati da radiazioni, epperciò nuovamente fedeli
all’uomo; etc ). Kyashan è un eroe, ma nel senso "umano". E’
forte più di cento robot in quanto egli è un super androide…
ma nulla di più. E’ dotato di un raggio distruttore, che però
azzera le sue batterie lasciandolo inerme e svenuto ( a
differenza dei vari "tuono spaziale", "raggio getta", "spada
solare" etc delle altre serie, che si possono usare quasi a
volontà ). Combatte col nemico a calci e pugni in stile
Astroganga: niente missili, spade, etc.
Kyashan ( a
quanto io so ) non godette mai della popolarità delle altre
serie. Di solito I nuovi cartoni animati venivano trasmessi in
vedetta "alle otto di sera", la risposta delle nascenti tivù
private locali ai "tiggì" di regime. Che io sappia, Kyashan
non ebbe mai questo privilegio ( veniva trasmesso nel
contenitore CIAO CIAO alle ore 17, allora privo di
"presentatori" e semplice susseguirsi di cartoni diffusi da un
network di tivù locali in stile Junior Tivù ).
Una serie che
più di ogni altra può essere apprezzata dai bambini di allora,
oggi più o meno trentenni. Una serie "adulta", dove gli
intenti moralistici e pedagogici tipici dell’animazione
giapponese raggiungono livelli sensibilmente più alti
dell’inno alla verde terra di fronte al sole al tramonto. Dove
I sentimenti, non solo quelli positivi, si sviluppano ed hanno
un fondamento complesso. Dove anche il traditore ha un suo
motivo, ben più complicato ed elaborato del condizionamento
telepatico, del ricatto o della smania personale che
maggiormente ritroviamo altrove.
Io segnalerei
per chiudere curiose e profonde "somiglianze" ( che quì non
posso certo delucidare ) tra le "siglette" di Kyashan ( testa
e coda, in giapponese ), e quelle di Polimar ( stessa casa di
produzione, si dirà ), ma anche quelle della serie Goldrake…
se ci fate "orecchio", capirete. Non solo le siglette, ma
anche le musiche di sottofondo ed I rumori… ad esempio il
rumore pseudo-metallico che apre ogni inquadratura sulla sala
ove è Briking, è usato anche nella serie Goldrake ( di solito
inquadrando la "base lunare" degli invasori, etc. Ciò – a mio
avviso – va oltre l’ipotesi di una semplice "banca di effetti
sonori ", per ipotizzare contaminazioni precise tra I prodotti
della scuderia Go Nagai ed altre fonti.
Sergio